Il tema della tutela dei pini di Roma è una priorità da quando ha fatto la sua comparsa il parassita toumeyella parvicornis. Per questa ragione, il 18 febbraio 2022, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha promosso, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), un incontro pubblico che si è svolto presso la sala conferenze del CREA.
Durante l’incontro è stata presentata evidenza empirica a supporto dell’efficacia dei rimedi chimici endoterapici con “abamectina” ed è emersa la necessità di porre in essere almeno un intervento all’anno al riprendere del periodo vegetativo delle piante. Incertezze e perplessità, invece, sono emerse in merito all’efficacia del contrasto biologico al parassita attraverso l’introduzione di antagonisti naturali, data la difficoltà di prevedere gli effetti di lungo periodo di tali organismi sull’equilibrio ecosistemico. E’ stato comunque annunciato l’avvio di un gruppo di studio che esaminerà come i predatori naturali assicurino, negli ambienti da cui il parassita proviene, il suo contenimento.
Per i pini già aggrediti dal parassita è stato osservato come la rimonda del secco non debba comportare un ulteriore indebolimento delle piante. Si è inoltre accennato alla possibilità di sostituire i pini abbattuti con specie che non possano essere aggredite dalla Toumeyella (come il pino d’Aleppo, già presente a Monte Antenne), e a come tale operazione debba nel caso essere svolta nel rispetto dell’identità dei luoghi.
Nell’immediato, tutti i pini di proprietà pubblica aggrediti dal parassita saranno trattati con endoterapia. Trattandosi di un parassita localizzato prevalentemente in un numero ristretto di regioni italiane, l’Europa non ha posto in essere misure speciali per la sua eradicazione, per cui sia le amministrazioni pubbliche che i privati dovranno contare prevalentemente sulle proprie forze. Il Dipartimento Tutela Ambientale provvederà comunque a breve ad avviare una campagna di sensibilizzazione sul tema.
Come già segnalato, molte alberature della nostra area sono già irrimediabilmente decedute ed un numero sempre più elevato risulta attaccato in via delle Terme di Caracalla, Piazzale Numa Pompilio, Parco di San Sebastiano, giardino della Casina del Cardinal Bessarione, via Druso, piazzale Metronio. Speriamo sia arrivato finalmente il tempo di agire.